La casa editrice etica fondata dalla Milandri, Mauna Kea Edizioni, cerca autori da best seller.

Ha aperto i battenti a settembre 2019 una casa editrice marchigiana che ha tutta l’intenzione di dare voce a chi non ne ha: la Mauna Kea Edizioni. Il nome e il logo nascono dal vulcano dormiente delle Hawaii, sacro agli indigeni, e attualmente teatro di una lotta ambientalista. Sono infatti l’ambiente, l’ecosostenibile e i diritti umani i temi affrontati nelle prime uscite della Mauna Kea. Nel “cratere” del vulcano editoriale vi sono autori stranieri tra cui Nativi Americani, e dizionari di lingue indigene; ma un appello è per gli autori nostrani. Tra i fondatori Raffaella Milandri, scrittrice e giornalista, che afferma: “Tra le tante persone che scrivono libri, si annidano autori da best seller che aspettano solo di prendere il volo, e che noi abbiamo intenzione di supportare in tutto e per tutto. La nostra ricerca è di scrittori originali e di talento, dalle tematiche anche inusuali, di preferenza legate ad un concetto di letteratura etica, che abbiano una valenza morale e di ispirazione positiva sui lettori. E anche legate alla denuncia di situazioni umanamente difficili, che troppo spesso vengono insabbiate”. La Milandri, attivista per i diritti umani, è stata frequentemente impegnata in inchieste di denuncia sul mondo dei popoli indigeni e sfruttamento dei loro territori. Il mondo editoriale attualmente vede una moltitudine di libri in uscita e le case editrici in Italia sono quasi 5000. Aggiunge la Milandri: “Saremo etici anche in questo: nel lavorare fianco a fianco con gli autori che selezioneremo”. Il progetto prevede edizioni cartacee, ebook e audiolibri, ma non finisce qui: alla Mauna Kea è in arrivo la Collana Easy Reader a lettura facilitata, per consentire anche a chi ha problemi di godere di una serie di Grandi Classici.  Ecco qui il link al Catalogo Mauna Kea Edizioni

Perchè e come viaggiare sola- di Raffaella Milandri

Una piccola carrellata di interviste televisive dove svelo alcuni segreti: perchè ho cominciato a viaggiare, come viaggia una donna sola, come approcciarsi ai popoli indigeni, e l’Alaska. In valigia ci vuole tanto posto per la fortuna, un elemento imprevedibile ma indispensabile, che va aiutato però con una preparazione adeguata e con tante precauzioni e previdenza. Il requisito indispensabile per una donna che viaggia sola? Un profilo basso e un abbigliamento anonimo e informe, scordandosi tutto quello che la società occidentale canonizza per essere glamour.